Piacere,
siamo Valentina e Fabrizio.

CEO & CO Founder di Idra Water, una start up innovativa che rivoluziona il modo di bere acqua attraverso un innovativo sistema di filtraggio rigenerabile e 100% senza plastica.

Cos'è per te il design?

Valentina

Il design è disciplina e penso che sia proprio la disciplina l’anello di congiunzione che mi ha portato ad amare e a scegliere il Design come espressione di me stessa.
Fin dall’età di 6 anni mi sono avvicinata al mondo dell’arte, con la danza classica che mi ha insegnato la disciplina e allenato il corpo e la mente al sacrificio.
L’insegnamento che mi porto dietro è che senza impegno e costanza non si riescono a raggiungere gli obiettivi, in qualunque ambito della propria vita.”

Fabrizio

“Per me il Design è il risultato della conoscenza.
Ho sempre avuto una forte immaginazione e ho sempre provato divertimento nel costruire ciò che visualizzavo nella mente, dalle case in cartone di quando ero bambino, alla modellazione tridimensionale da professionista.”

Qual è stato il percorso che ti ha portato a diventare un designer?

Valentina

L’amore per l’arte e la musica mi ha portato a scegliere l’istituto d’arte, ma la vera consapevolezza di che cos’è il Design ho iniziato a svilupparla all’università, quando ho iniziato a frequentare lo IED di Torino.”

Fabrizio

La passione per la progettazione mi portato prima a diplomarmi come geometra e successivamente laurearmi come transportation designer allo IAAD di Torino.
Nel disegnare automobili ho sviluppato un mio lato artistico, ma anche un lato molto tecnico, che mi ha portato ad evolvere la mia conoscenza nei materiali e nelle tecnologie ad essi applicate e così di conseguenza il mio lato creativo.”

Cosa ti ha spinta/o a partire per la Cina?

Valentina

Nel 2016 lavoravo in un’azienda di Torino , poi mi arriva una proposta, mi chiedevano di fare un colloquio per andare a lavorare in Cina.
Non ero una persona che credeva molto nelle sue capacità, ma dentro di me c’era voglia di cambiamento e di mettermi in gioco.
Nel giro di due settimane, mi sono licenziata e sono partita.”

Fabrizio

“Dopo l’università, ho lavorato per 4 anni in uno degli studi di Design più quotati nel campo dell’ automotive.
Grazie a quell’esperienza sono cresciuto come persona, come Car designer e come Modellatore 3d. Avevo il lavoro perfetto, quello per cui avevo studiato e lavorato duramente, ma sentivo in me il bisogno di cambiamento, sentivo il bisogno di viaggiare ed esplorare nuovi paesi per influenzare la mia conoscenza, ampliare la mia creatività e così un giorno poter creare qualcosa che non fosse solamente attraente, ma che potesse lanciare un messaggio.
Nel 2017 ho ricevuto una proposta lavorativa dall’altra parte del mondo, in Cina, così anche io senza pensarci troppo ho ascoltato quella voglia di cambiamento, mi sono licenziato e sono partito per Shanghai.”

Ma quindi come avete cominciato a lavorare insieme?

Valentina

“Io e Fabrizio eravamo due colleghi che lavoravano nello stesso ufficio. Io mi occupavo insieme ad altri designer di sviluppare progetti di Industrial design.
L’idea di diventare imprenditori è nata un po’ per caso, in quanto entrambi avevamo visto le potenzialità del mercato cinese.”

Fabrizio

“Io mi occupavo prevalentemente del reparto di Transportation Design dello studio, ma non ero pienamente soddisfatto. Così abbiamo avviato il nostro studio Webo Design.”

Com'è essere imprenditori in Cina?

Valentina

“La nostra vita imprenditoriale in Cina ha riscontrato molto successo fin da subito, anche se non sono mancati periodi di difficoltà nella gestione e nella comprensione dei clienti.
Immagina di essere catapultato in meeting con clienti che parlano una lingua completamente diversa dalla tua e che approcciano il concetto di lavoro in modo totalmente diverso.”

Fabrizio

Conversare in Cina può essere veramente disorientante. I cinesi esprimono raramente ciò che pensano in modo diretto, preferendo di gran lunga girarci intorno, non gesticolano a differenza di noi italiani e sono completamente inespressivi.
Abbiamo imparato semplici gesti come dare sempre il biglietto da visita con due mani, a padroneggiare meeting durante la cerimonia del te o un pranzo o una cena perchè rapporti personali e di business in Cina vanno di pari passo e l’uno non esiste senza l’altro.”

Quando nasce l'idea di Idra Water?

Valentina

“Ad un certo punto ci siamo resi conto che il nostro intento di creare oggetti funzionali e a basso impatto ambientale, entrava in grosso conflitto con ciò che le aziende con cui lavoravamo ci concedevano di fare.
Innovazione, spesso bloccata dalla non volontà di osare con prodotti nuovi sul mercato; sostenibilità nella scelta dei materiali, quasi inesistente.

Fabrizio

“In quegli anni di lavoro in Cina abbiamo anche viaggiato molto tra l’Indonesia, le Filippine, la Thailandia, la Cambogia. dei veri e propri paradisi con un triste comun denominatore: le ondate di rifiuti e come designers abbiamo iniziato a sentirci in parte responsabili.
La maggior parte dei nostri progetti, infatti, prevedeva la progettazione di scocche in plastica: scocche in plastica per un nuovo elettrodomestico, per un nuovo attrezzo fitness, per un nuovo scooter elettrico e così via.”

Cos'è Idra Water?

Valentina

“È nata come azienda nel 2021 ed è diventata start-up innovativa grazie al brevetto di innovazione industriale sul nostro innovativo sistema di filtraggio Claysilite, il primo sul mercato ad essere 100% realizzato con materiali naturali, 100% senza plastica, ma soprattutto il primo filtro rigenerabile all’infinito!”

Fabrizio

Idra Water è innovazione, dedizione e passione per aver creato finalmente un’azienda che rispecchia i nostri valori, come persone, imprenditori e designers: etica, trasparenza, benessere per le persone, salute per il Pianeta, produzione sostenibile, design duraturo e sensibilizzazione.

Il nostro primo prodotto si chiama MY Idra, una bottiglia filtrante che ti permette di avere acqua pura, sicura e buona ovunque tu sia.

Pensate di aver raggiunto il vostro obiettivo?

Valentina

Siamo sulla strada giusta, ma siamo solo all’inizio del percorso che abbiamo davanti a noi. Penso che il design sostenibile migliora la qualità della vita ed eleva lo standard del mercato.
Come designer vogliamo che il nostro lavoro conti, perché ci sta a cuore il cambiamento, ma la nostra creatività non conta nulla finché non è dimostrata e provata a livello tecnico e pratico e finché non conta su scala collettiva, non più solo per noi.”

Fabrizio

Penso di aver trovato e dato significato al mio essere designer. Nel design non conta solo la realizzazione finale, ma il viaggio concettuale e la ricerca dietro al prodotto.
La forma scaturisce dalla funzione, dal piacere d’utilizzo e dal corretto impiego di materiali e tecniche di messa in opera utilizzate.
Il design è una soluzione tecnica, estetica e funzionale applicata all’oggetto, affinché esso soddisfi completamente e in modo duraturo le aspettative dell’utilizzatore.
Il design è solo ciò che una persona vede, è la parte finale di un lungo processo e penso che ad oggi siamo solo al principio di ciò che vogliamo veramente creare.”

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